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L'editoriale di Travaglio
Ci sono 1140 risposta/e, l'ultimo messaggio è stato inserito il Oggi alle ore 05:34:08 da Dino
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Editoriale di Marco Travaglio - 24 Dicembre 2025

CHI PUNGE IL PORCOSPINO

La notizia del terzo ufficiale russo che salta in aria a Mosca per un?autobomba in 12 mesi è stata accolta con entusiasmo dai nostri media. Rep: ?Colpi spettacolari e omicidi: gli 007 di Kiev dimostrano che lo zar non è invincibile?. Stampa: ?Un duro colpo al falso mito dell?invincibilità del regime russo. Ormai anche i militari si sentono indifesi. Inventarsi avanzate inesistenti è sempre più difficile?. Foglio: ?Gli occhi di Kyiv. È dal 2014 che Mosca non sa fermare agenti e partigiani?. Questi geni spacciano 300 grammi di tritolo per un trionfo militare, come se la morte di un generale ? che sarà subito rimpiazzato da uno uguale e o peggiore ? potesse ribaltare la catastrofe delle truppe ucraine, che da due anni perdono 400-500 kmq al mese e cifre spropositate di uomini. E non si accorgono del pericolo che l?Ucraina ? trasformata con i nostri soldi, armamenti e 007 in un regime terrorista ? sarà per noi europei quando la guerra finirà. Solo allora ci renderemo conto del mostro che abbiamo creato: la classica serpe in seno. Siccome i russi e i filo-russi del Donbass non voteranno più in Ucraina, ma in Russia, il Parlamento e il governo che usciranno dalle urne rischiano di essere i più nazionalisti e filofascisti mai visti dal 1944 (quando gli ucraini dell?Ovest stavano con Hitler). E non sarà Putin, che ha sempre 6 mila testate nucleari per tenerla a bada, ma l?Europa a guardare con terrore alla ?nuova? Ucraina, tantopiù se avrà commesso pure l?errore di farla entrare nell?Ue. E saremo noi, non Mosca, a pretendere che Kiev sia meno armata possibile. Altro che il ?porcospino d?acciaio? di cui vaneggiano Ursula, Kallas e altri simili decerebrati.

Purtroppo però sarà impossibile rintracciare tutte le armi che abbiamo regalato senza controlli, raccontandoci che erano per l?eroica resistenza popolare: scopriremo che il grosso l?hanno inguattato squadroni della morte neri come la pece (i battaglioni Azov, Dnipro ecc.), o rivenduto governanti e oligarchi corrotti, o dirottato milizie mercenarie a chi offre di più. Senza contare che i Servizi ucraini sono fuori dal controllo della Nato e spesso anche del governo: gli attentati ai gasdotti NordStream e alle petroliere nel Mediterraneo, il sostegno all?Isis in Africa, gli assassinii di Darya Dugina, giornalisti sgraditi, oppositori politici e presunti collaborazionisti. Tutti delitti impuniti, dentro e fuori dai confini, su cui né la Nato né l?Ue hanno mai chiesto spiegazioni. Se e quando finirà la guerra, partiranno le provocazioni e i false flag per violare la tregua e ritrascinarci nel conflitto. Ma anche le vendette contro chi avrà costretto Kiev a cedere ciò che aveva perduto. E chi verrà punto per primo dal porcospino d?acciaio con gli aculei pagati da noi? Ricchi premi a chi indovina.

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