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GentedellArgentario
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 Inserito il - 09/02/2010 : 18:41:47
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Gente dell'Argentario
Comunicato Stampa
Uno sporco affare
“UNO SPORCO AFFARE”, così definì l'armistizio dell'8 settembre il Generale Eisenhower. Egli stesso riconobbe come, per costringere l'Italia alla resa, gli anglo-americani avessero fatto ricorso a stratagemmi, sotterfugi e malafede.
Con dovuta proporzione, anche l'operato del sindaco Cerulli, al fine di salire sullo scranno più alto del municipio, può essere paragonato ad uno "sporco affare". Delle assicurazioni e degli impegni proclamati con enfasi durante la campagna elettorale, non rimane che un fugace ricordo di false promesse, di mancati adempimenti, di inutile spreco di denaro pubblico.
Al grido "Port'Ercole ai portercolesi, il vicesindaco sarà portercolese, attuerò la devolution, stravolgerò la fisionomia dell'Argentario con 80 provvedimenti di grande caratura, risolleverò l'economia, ecc, ecc"., molti pesci abboccarono. E lo subissarono di voti! Tanti, da farlo illudere di essere divenuto la quint'essenza della politica.
Ma i fatti che si sono succeduti non gli dettero ragione. Appena divenuto sindaco, subito dovette rendersi conto, suo malgrado, di non avere nella scuderia cavalli di razza.
Ricorse, quindi, all'elargizione di innumerevoli deleghe ed incarichi, e, per i compiti più delicati, alla nomina di alcuni assessori esterni e forestieri.
Innescò anche una parvenza di devolution nominando ben due vicesindaci di Porto Ercole, ma le recenti dimissioni di Fanteria hanno dimostrato inequivocabilmente il fallimento di questa politica. Nei fatti la devolution è stata solo uno specchietto per le allodole per la collettività portercolese.
Così che, oggi, a distanza di meno di due anni dall'insediamento, si può definire un sindaco a testa alta,sì, ma come si addice a chi ha l'acqua alla gola!
Presto nominerà un vicesindaco santostefanese, contraddicendo una delle sue fondamentali promesse elettorali, e lo stesso primo cittadino si prenderà a cuore le sorti della comunità della frazione con l'ausilio di una squadra di collaboratori esterni al gruppo consiliare, non considerando che, a volte, i rimedi sono così dannosi da far rimpiangere i mali.
Intanto l'estate è alle porte, del regolamento urbanistico e del piano regolatore del porto di Porto Ercole non c'è traccia, i lavori di ristrutturazione della banchina languono ed almeno duecento diportisti non sanno più dove mettere la barca. Ma l'interrogativo che più ci lascia perplessi è perchè dei consiglieri, espressione di quasi un migliaio di voti e costretti a dimettersi dagli incarichi amministrativi causa il mancato adempimento degli accordi pre-elettorali, possano continuare a sostenerlo.
Un inquietante intrigo municipale o veramente uno "sporco affare" come ebbe a dichiarare il generale Ike?
Monte Argentario, 08.02.2010
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