Berlusconi compra villa Feltrinelli “Pesce d’aprile” mette in subbuglio l’Argentario: «Auto blu alla curva Bozzi»
PAOLA TANA PORTO S. STEFANO. Il prossimo proprietario di Villa Feltrinelli sarà Silvio Berlusconi. La voce è esplosa come una bomba, all’Argentario lo scorso giovedì. Ma era solo un pesce d’aprile. A diffonderla il sito www.monteargentario.it, dove una casalinga racconta di aver saputo dal figlio, appena rientrato dalla Panoramica, che almeno dieci berline di grossa cilindrata, tutte con lampeggiante, si trovavano sulla curva Bozzi. «Andate con la macchine fotografiche per avere le prove», ma la sicurezza è venuta da una signora che l’ha riferita al marito direttamente da Calamoresca, dove ha parlato con un giardiniere privo di alcun dubbio: «E’ lui, il premier, non c’è motivo di dubitare». E se è lui, non può essere in gita di piacere in un periodo affollatissimo di impegni. Se è andato là, c’è un solo motivo: vuole comprare Villa Feltrinelli, alla faccia delle dicerie secondo le quali la sontuosa dimora porterebbe sfortuna ai proprietari. La storia è lunga, dagli stessi Feltrinelli fino a Stefano Ricucci che qualche mese dopo aver celebrato il rito nuziale in quel giardino si è visto piantare dalla bella Anna Falchi e andar fallita la sua società, con tanto di villa all’asta per recuperare parte dei debiti. E ora se la sentirà il Silvio nazionale? «Ma sì - cominciano i commenti - magari ci porterà pure qualche escort, guardate un po’ intorno», viene suggerito a chi si è recato sul posto. «No, ci sono solo transit». E giù a ridere messaggio dopo messaggio scritto in tempo reale. «C’è pure una statuetta dell’Argentieria» assicura uno riferendosi a quella del Duomo di Milano, tirata in faccia a Silvio da un esagitato. Insomma, ironia o no, si capisce che siamo di fronte ad una data storica per l’Argentario: il primo aprile del 2010. Oooops il primo aprile... State a vedere che si tratta di un pesce d’aprile. Ed un paio di affermazioni sparate troppo grosse per essere verosimili, fanno capire che proprio di un pesce d’aprile si tratta. Pesciolone, se si tiene conto dell’importanza del personaggio protagonista o pesciolino, se se ne considera la stazza fisica. Ma poco importa. Quello che conta è che la trovata ha funzionato. Mezzo paese c’è cascato, dagli assidui di internet a coloro che da questi venivano contattati. Per qualche ora non si è parlato d’altro perché, al di là delle battute al vetriolo, l’idea dell’Argentario proiettato nell’universo della comunicazione mediatica non dispiaceva a nessuno. E quando si è saputo che si trattava di una colossale burla è ricominciata l’attesa del nuovo proprietario di villa Feltrinelli. Un riccone che se ne infischia del malocchio. Uno sul tipo del Berlusca e chissà che anche le burle di primavera un giorno non si avverino...
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