Gruppo di Centro
Utente Medio
 

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Inserito il - 03/08/2011 : 17:05:17
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Alleanza per l’Italia
Intervento del Consigliere Provinciale Giuseppe Sordini in consiglio provinciale
Noi di Alleanza per l’Italia siamo fortemente contrari alla realizzazione del nuovo progetto dell’autostrada tirrenica in Maremma. Tant’è che avevamo presentato sia in provincia che nei comuni interessati una nostra mozione, che poi è stata inglobata in una mozione congiunta di tutte le forze politiche presenti in consiglio provinciale. La nostra contrarietà deriva dalle gravi criticità progettuali da più parti esposte, come: - L’impatto ambientale devastante in prossimità della costa; - La realizzazione di un’autostrada di serie B dagli stessi limiti attuali della statale Aurelia con seri problemi di sicurezza e scorribilità; - La mancanza di una seria viabilità locale alternativa all’autostrada – servono strade adeguate come prevede la legge: stando all’attuale progettazione, è praticamente inesistente, basti pensare che un autobus di pendolari da Porto S. Stefano a Grosseto ci impiegherebbe un’ora e 40 - Gli altissimi costi per i residenti costretti a pagare il pedaggio per i trasferimenti locali. Basti pensare ai lavoratori pendolari, agli studenti, alle esigenze sanitarie per capirne l’impatto (insomma una tassa aggiunta per i maremmani – un furto vero e proprio). Un esempio: 300 euro al mese per chi da Orbetello si recherà a lavoro tutti i giorni a Grosseto. Del resto questo sarebbe il tracciato più costoso d’Italia, ma soprattutto è con i pedaggi che la SAT dovrà recuperare totalmente l’investimento fatto. - L’isolamento della zona sud della provincia, oltre alla sua distruzione ambientale e paesaggistica. - 10 anni di lavori e quindi di disagi che dovremmo sopportare tutti per i cantieri aperti. Dicono 7 anni, ma chi ci crede? E li subiranno solo i Maremmani in mezzo alle file dei rallentamenti provocati dai cantieri e a pagare maggiori costi negli approvvigionamenti e nelle esportazioni per i tempi di percorrenza più lenti; anche perché i turisti che vorranno evitare questi disagi saranno consigliati a cambiare le proprie mete.
Poi ci sono i dubbi, le domande mai risposte. L’approvazione del tracciato CIPE nel 2008 era giunto alla fine di un faticoso percorso di costruzione di consenso istituzionale che aveva ormai trovati tutti concordi sul fatto che era il prezzo minore da pagare per l’autostrada. Che fine ha fatto? E pensare che sul progetto del 2008 c’abbiamo anche già speso soldi pubblici e privati. Basti pensare come il PTC provinciale e tutti i piani di sviluppo e urbanistici dei comuni interessati abbiano considerato quel progetto e non la privatizzazione dell’Aurelia. E i privati che in quella prospettiva avevano cominciato a investire? Tutti soldi sprecati.
E la regione Toscana? Dopo aver combattuto per anni, e giustamente, per un’autostrada che non fosse uno sfregio alla Maremma e sull’Aurelia strada “Parco”, passa al concetto “va bene purché si faccia”. Perché?
Aggiungiamo altre criticità, quelle legali. il Presidente SAT, Antonio Bargone, è anche commissario governativo per l’Autostrada Tirrenica: gli interessi del Pubblico e dello Stato Italiano non coincidono necessariamente con quelli “privati” della SAT. E’ un gravissimo conflitto di interessi. Chi controllerà la gestione dell’infrastruttura quando controllore e controllato sono la stessa persona?
Altri problemi e dubbi: è lecito e legittimo privatizzare una strada demaniale, l’Aurelia, oltretutto a favore di una società privata, la SAT che dalla sua nascita, 1968, non ha prodotto un metro di strada ma infiniti progetti e controprogetti inutili. La SAT è la classica macchina “ammazza quattrini” che succhia soldi e non produce nulla, salvo elargire altissimi stipendi e ricche consulenze.
Il governo e la SAT voglio far presto. Il ministero per le Infrastrutture ha convocato per il 3 agosto 2011 una conferenza di servizi nonostante sia ancora in corso la Valutazione di Impatto Ambientale. Perché tutta questa fretta?
Concludo con due considerazioni ed un invito.
La prima è che, se è vero che le Province servono, questo è il momento di dimostrarlo affermando con forza la volontà dei propri cittadini. La seconda è che concordo con il sindaco di Gavorrano, Massimo Borghi, di essere pronti a vendere cara la pelle. Infine un invito anche al Sindaco di Monte Argentario affinché convochi un consiglio comunale specifico sull’argomento, perché dieci anni di lavori penalizzerebbero non poco ma ancora di più la nostra economia turistica.
Grosseto, 28 luglio 2011
Consigliere Provinciale Giuseppe Sordini
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