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angioblue

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Inserito il - 30/07/2010 : 10:28:05

Da La Nazione
Argentario «Strada chiusa e litorale negato» Cittadini infuriati vanno in Comune e «occupano» la stanza del sindaco

#i ERALDO NIETO
UN GRUPPO di circa 50 cittadini arrabbiatissimi che frequentano la spiaggia della «Bionda», a Porto S.Stefano, si sono presentati ieri mattina dal sindaco Arturo Cerulli per lamentarsi della chiusura della «Bretella» e quindi dell’impossibilità di usufruire delle spiagge che ci sono fra la Cantoniera e il Pozzarello. «E’ una vergogna — gridava una signora —. Sono una mamma con due bambini, mi trovo molto bene alla spiaggia La Bionda, non bisogna attraversare la strada, il mare è basso, i bambini la conoscono bene eppoi si trova molto facilmente il parcheggio, cosa che non succede in altre zone. E’ una cosa vergognosa aver chiuso quella strada perché se è pericolosa per noi bagnanti, deve essere pericolosa anche per gli abitanti delle ville intorno. Allora, secondo me dovrebbe essere chiusa tutta: dall’inizio del Pozzarello alla fine della Cantoniera. Noi faremo fare un’altra verifica da parte nostra. Noi vogliamo che il sindaco ci apra la strada, oppure si faccia il possibile di mettere in sicurezza di quel tratto di strada dove andiamo, che non sembra affatto disastrata. E’ pericolante solo un tratto e basterebbe transennare quella zona. Non siamo più padroni di niente. La galleria più pericolosa è quella della Cantoniera dove ci sono falde acquifere che provengono dalle ville di sopra alle gallerie».
UN’ALTRA signora ha ribcarato la dose. «Quelle pietre che hanno visto non sono cadute dalle gallerie, sono anni che sono lì. Eppoi perché la prima galleria non è chiusa, mentre le altre sì? C’è qualcosa che non quadra». Interviene un signore anziano: «Dicono che c’è pericolo, ma è una scusa. Io credo che ci sia qualcuno che ha fatto pressioni affinché la strada venisse chiusa. Ho proprio questa sensazione».
«SONO D’ACCORDO con voi — ha risposto il sindaco —, ma purtroppo questa mia ordinanza è la conseguenza di un provvedimento dei carabinieri e dei vigili del fuoco nei confronti della quale non mi sono potuto comportare diversamente. Certo rimane il fatto che è mia intenzione e volontà riaprire la strada prima possibile eventualmente facendo degli interventi di sicurezza della stessa Bretella». Ma quando? «Prima possibile — ha continuato il primo cittadino —, anche se al momento non posso indicare tempi precisi. Posso però garantire il mio interesse e la mia disponibilità a rivedere e ad andare a verificare concessione per concessione, soprattutto ogni singolo accesso al mare. Io sono pronto ad andare con loro a riprendersi gli accessi al mare che nel tempo e negli anni qualcuno ha pensato di fare propri, secondo me indebitamente. L’Argentario è un bene di tutti i cittadini, nessuno escluso, e nessuno può pensare di ritagliarsi per sé una fetta di territorio, su questo non devono esserci dubbi».#

E sulla Soda....attenzione

Argentario il caso Pontile alla Soda Divieto pedonale e demolizione

#ORDINANZA della Capitaneria di porto: il pontile di ferro e calcestruzzo alla Soda dovrà essere demolito a causa delle condizioni di precarietà. Il titolare della concessione demaniale marittima dovrà provvedervi. Intanto, però, la struttura non solo non potrà essere utilizzata per andare al mare, ma l’intera area, nel raggio di cinque metri, è oggetto di divieto di accesso, parcheggio e transito di pedoni. Il concessionario dovrà quindi pensare, a sue spese, a installare i cartelli che indichino sia la situazione di pericolo sia l’interdizione che riguarda tutta la zona. Il ponte, infatti, sulla base di quanto riferito dal comandante Federico Giorgi è «soggetto a forte precarietà, con probabile pericolo per la pubblica incolumità e la sicurezza della navigazione».

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angioblue

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