GentedellArgentario
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Inserito il - 06/08/2010 : 08:32:39
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Gente dell’Argentario Comunicato stampa 17/2010
Gente dell’Argentario ritorna sul No alla privatizzazione forzata di Argentario approdi. Il consiglio tuteli il bene di tutti e si impegni per salvare le società strategiche e non in perdita.
La maggioranza governativa ha approvato, con modifiche, gli interventi urgenti in materia finanziaria con cui, tra l’altro, viene imposto il divieto, ai piccoli comuni, di costituire società partecipate o, se già costituite, di liquidarle entro il 31 dicembre 2011.
L’approvazione però non ferma Gente dell’Argentario che, preoccupata per il futuro di Argentario approdi fa seguire, alla mozione presentata in luglio e anticipatoria della contrarietà verso la nuova normativa, una nuova ulteriore mozione. Con essa il gruppo consiliare di GdA invita il consiglio a rendere palese tale contrarietà e a richiedere, ai competenti Ministri di prevedere, nei decreti attuativi di prossima emanazione, una specifica eccezione per quei Comuni che, pur avendo meno di 30.000 abitanti, partecipano a società strategiche per l’economia locale e con i bilanci in utile.
Gente dell’Argentario continua a chiedere di ricercare tutti i modi possibili per evitare la dismissione “forzata” della partecipata Argentario Approdi che diversamente dovrebbe essere liquidata (o cedute le azioni di proprietà comunale), con conseguenze negative anche sull’imprenditoria locale la quale probabilmente, per una evidente sproporzione di forze in campo, potrebbe ritagliarsi solo spazi di operatività marginali e subalterni, mentre qualche“speculatore” è pronto ad agire.
L’Argentario rischia di essere espropriato del principale bene pubblico che la natura ha voluto donargli, e questo nell’intento non di un utilizzo campanilistico del mare, ch’è bene di tutti, ma, tengono a sottolineare i consiglieri di GdA nel proposito di attrarre alla comunità pubblica, importanti risorse e creare occasioni di occupazione e sviluppo. La norma, insistono i consiglieri della lista civica, risulta offensiva della dignità e dell’autonomia dell’ente locale e rilancia interessati pruriti liberisti; in palese controtendenza con il riconoscimento di maggiori ambiti di autonomia anche in attuazione dei principi costituzionali. In pratica da un lato ci si riempie la bocca di federalismo; dall’altro si nega ai comuni la possibilità di esercitarlo.
Se il nostro consiglio non compirà lo scatto di dignità di far sentire con forza il proprio dissenso dalla norma e non riuscirà ad evitare la privatizzazione forzata di Argentario approdi non gli resterà che prendere atto di appartenere ad un comune “diversamente abile”; impedito ad operare proprio nel settore economicamente più proficuo per la tutela degli interessi della comunità amministrata.
Il tutto, ovviamente, in palese violazione della Costituzione Italiana (art.117) che riconosce potestà regolamentare ai Comuni in materia di organizzazione e svolgimento di funzioni loro attribuite. Infine, come la mozione presentata a luglio, Gente dell’Argentario si domanda: cosa resterà del fede-ralismo demaniale e con quali strumenti organizzativi il Comune potrà gestire in modo specializzato ed efficiente i beni demaniali marittimi che saranno assegnati? Troppi avvolti sono in agguato; non attendono altro che approfittare di un comune “distratto”, disorganizzato ed inconcludente.
Monte Argentario 4 agosto 2010
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