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Emily
Utente Medio
 

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Inserito il - 06/10/2011 : 18:13:17
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Ricevo da un caro amico e volentiero divulgo questa la lezione di economia per comuni mortali:
Oggetto: LA CRISI DEGLI ASINI
Un uomo in giacca e cravatta comparve un giorno in un villaggio. In piedi su una cassetta della frutta, gridò a chi passava che avrebbe comprato a € 100 in contanti ogni asino che gli fosse offerto. I contadini erano effettivamente un po' sorpresi, ma il prezzo era alto, molti accettarono e tornarono a casa con il portafoglio gonfio, felici come una pasqua. L'uomo venne anche il giorno dopo e questa volta offrì 150 € per asino, e di nuovo tantissime persone gli vendettero i propri animali. Il giorno seguente, offrì 300 € a quei pochi che non avevano ancora venduto gli ultimi asini del villaggio. Vedendo che non ne rimaneva nessuno, annunciò che avrebbe comprato asini a 500 € la settimana successiva e se ne andò dal villaggio. Il giorno dopo, affidò al suo socio il gregge di asini che aveva appena acquistato e lo inviò nello stesso villaggio con l'ordine di vendere le bestie a 400 € l'una. Vedendo la possibilità di realizzare un utile di 100 € la settimana successiva, tutti gli abitanti del villaggio acquistarono asini a quel prezzo anche se molto più alto di quanto avevano ricavato alla precedente vendita e, per far ciò, si indebitarono con la banca. Come era prevedibile, i due uomini d'affari andarono in vacanza in un paradiso fiscale con i soldi guadagnati e tutti gli abitanti del villaggio rimasero con asini senza valore e debiti fino a sopra i capelli. Gli sfortunati provarono invano a vendere gli asini per rimborsare i prestiti. Il corso dell'asino era crollato. Gli animali furono pignorati ed affittati a caro prezzo ai loro stessi proprietari dal banchiere. Nonostante ciò il banchiere andò a piangere dal sindaco, spiegando che se non recuperava i propri fondi, sarebbe stato rovinato e avrebbe dovuto esigere il rimborso immediato di tutti i prestiti fatti al Comune. Per evitare questo disastro, il sindaco, invece di dare i soldi agli abitanti del villaggio perché pagassero i propri debiti, diede i soldi al banchiere (che era, guarda caso, suo caro amico e primo assessore). Eppure quest'ultimo, dopo aver rimpinguato la tesoreria, non cancellò i debiti degli abitanti del villaggio né quelli del Comune e così tutti continuarono a rimanere immersi nei debiti. Vedendo il proprio disavanzo sul punto di essere declassato e preso alla gola dai tassi di interesse, il Comune chiese l'aiuto dei villaggi vicini, ma questi risposero che non avrebbero potuto aiutarlo in nessun modo poiché avevano vissuto la medesima disgrazia. Su consiglio disinteressato del banchiere, tutti decisero di tagliare le spese: meno soldi per le scuole, per i servizi sociali, per le strade, per la sanità ... Venne innalzata l'età di pensionamento e licenziati tanti dipendenti pubblici, abbassarono i salari e al contempo le tasse furono aumentate.
Sindaci e banchieri dicevano che ciò era inevitabile e promisero di moralizzare questo scandaloso commercio di asini.
Questa triste storia diventa ancora più istruttiva quando si scopre che il banchiere e i due truffatori sono fratelli e vivono insieme su un isola delle Bermuda, acquistata con il sudore della fronte dei proprietari di asini. Noi li chiamiamo fratelli MERCATO. Molto generosamente, hanno promesso di finanziare la campagna elettorale del sindaco uscente.
Questa storia non è finita perché non sappiamo cosa fecero gli abitanti del villaggio. E voi, cosa fareste al posto loro? Che cosa farete?
Se questa storia vi ricorda qualcosa, ritroviamoci tutti nelle strade delle nostre città e dei nostri villaggi Sabato 15 ottobre 2011 (Giornata internazionale degli INDIGNATI) ... e fate circolare questa storiella....
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taralla
Utente Senior
   

Utente Valutato
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Inserito il - 06/10/2011 : 18:14:51
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pure qui ar paesello?
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Taralla, colui che giammai traballa |
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Dino
Amministratore
    
    

Utente Valutato
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Inserito il - 06/10/2011 : 18:19:59
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| taralla ha scritto:
pure qui ar paesello?
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'ndamo, Tara'? 
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_io_
Moderatore
   
    

Utente Valutato
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Inserito il - 06/10/2011 : 20:32:53
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Mi ricorda ...il sabato del villaggio.....
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n/a
deleted
    
    

Utente Valutato
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Inserito il - 06/10/2011 : 20:33:29
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mi ricorda Cambronne..
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No matter what happens..the sun will rise in the morning!
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taralla
Utente Senior
   

Utente Valutato
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Inserito il - 06/10/2011 : 20:38:33
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volentieri, anche se noi abbiamo già dato! ci vorrebbero un po' di baldi giovani, che si indignano, come a new york, atene, madrid, barcellona, santiago del cile, etc.
solo una breve considerazione (senza nostalgie per carità, viviamo il nostro tempo): quei diritti che oggi si sono persi, noi ce li eravamo conquistati duramente, perché nessuno ti dava niente se non lottavi con forza. altri tempi, certamente. ma di un po' d'indignazione da parte dei ns. giovani non ci starebbe male. anche perché il welfare familiare non è eterno (quanto dovemo campa'?) 
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n/a
deleted
    
    

Utente Valutato
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Inserito il - 06/10/2011 : 20:40:50
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Vè, Tary??... pure al Cairo mica scherzano..
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No matter what happens..the sun will rise in the morning!
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gozzo
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Inserito il - 06/10/2011 : 20:41:41
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ma noi possiamo fa' gli indignati al quadrato?
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"Prima ti ignorano, poi ti deridono, poi ti combattono. Poi vinci". (Gandhi)
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Dino
Amministratore
    
    

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Inserito il - 06/10/2011 : 20:43:30
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| taralla ha scritto:
volentieri, anche se noi abbiamo già dato! ci vorrebbero un po' di baldi giovani, che si indignano, come a new york, atene, madrid, barcellona, santiago del cile, etc.
solo una breve considerazione (senza nostalgie per carità, viviamo il nostro tempo): quei diritti che oggi si sono persi, noi ce li eravamo conquistati duramente, perché nessuno ti dava niente se non lottavi con forza. altri tempi, certamente. ma di un po' d'indignazione da parte dei ns. giovani non ci starebbe male. anche perché il welfare familiare non è eterno (quanto dovemo campa'?) 
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confermo in pieno, come dicono a genova: "Niatri emu za detu" 
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taralla
Utente Senior
   

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Inserito il - 06/10/2011 : 21:07:14
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| Lalla ha scritto:
Vè, Tary??... pure al Cairo mica scherzano..
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i giovani arabi ci hanno dato una lezione indimenticabile. ma lì di giovani ce ne sono tanti, che non hanno nulla da perdere e tanto da guadagnare, nel ribellarsi all'ingiustizia e alla corruzione.
del resto noi siamo alla frutta! che l'occidente fosse destinato a soccombere lo si capì già quando fecero la pubblicità alla carta igienica alla camomilla. 
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gozzo
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Inserito il - 06/10/2011 : 23:09:41
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dall'articolo della nazione di oggi, indignati (e pentiti) locali Paolo Loffredo: Cerulli ha fatto la squadra per vincere, ma non per governare. Le biglietterie, i pontili sono giusti, ma quegli interventi non dovevano essere fatti in quella maniera. Io ho puntato su una persona sbagliata, e quindi mi scuso.
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_io_
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Inserito il - 07/10/2011 : 07:00:03
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Eh no...Loffredo non può rientrare nel novero degli indignati...lui è stato il primo a vendere l'asino..... ...quello della triste metafora...intendo....
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Giuliano
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Inserito il - 07/10/2011 : 08:11:22
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...e probabilmente ora tenterà di ricomprarselo...
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Solo due cose sono infinite: l'universo e la stupidità umana e non sono sicuro della prima. (Einstein) |
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tarzan
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Inserito il - 07/10/2011 : 09:07:53
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| taralla ha scritto:
solo una breve considerazione (senza nostalgie per carità, viviamo il nostro tempo): quei diritti che oggi si sono persi, noi ce li eravamo conquistati duramente, perché nessuno ti dava niente se non lottavi con forza. altri tempi, certamente. ma di un po' d'indignazione da parte dei ns. giovani non ci starebbe male. anche perché il welfare familiare non è eterno (quanto dovemo campa'?) 
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forse i giovani hanno bisogno di qualcuno che ha un pò di esperienza fatta dalle lotte passate
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se nulla potrà far che si rinnovi all'erba il suo splendore e rinverdisca il fiore della sorte funesta noi ci dorrem ma più saldi in petto godrem di ciò che resta (dal film splendore nell'erba) |
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DINDON
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Inserito il - 07/10/2011 : 11:10:53
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| , ritroviamoci tutti nelle strade delle nostre città e dei nostri villaggi Sabato 15 ottobre 2011 (Giornata internazionale degli INDIGNATI) ... e fate circolare questa storiella....
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dato che si parla di INDIGNADOS! vediamo se si indigna qualcuno anche PER QUESTO!
Allegato: credo sia...pdf 74,76 KB
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DINDON
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Inserito il - 07/10/2011 : 11:13:10
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| tarzan ha scritto:
| taralla ha scritto:
solo una breve considerazione (senza nostalgie per carità, viviamo il nostro tempo): quei diritti che oggi si sono persi, noi ce li eravamo conquistati duramente, perché nessuno ti dava niente se non lottavi con forza. altri tempi, certamente. ma di un po' d'indignazione da parte dei ns. giovani non ci starebbe male. anche perché il welfare familiare non è eterno (quanto dovemo campa'?) 
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forse i giovani hanno bisogno di qualcuno che ha un pò di esperienza fatta dalle lotte passate
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GRANDE TARZAN anche secondo me.
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