Tradizioni dolci

TRADIZIONI IN CUCINA

SCHIACCIA DI FICHI SECCHI

Pasta di pane, fichi secchi tagliati a pezzetti, olio di oliva, sale, pepe, zucchero, farina, buccia di arancio a pezzettini.
Impastate tutti gli ingredienti, ungete una teglia, formate un anello di pasta, schiacciatelo con le mani abbondantemente infarinate, fate cuocere a forno caldo fino a che avr un bel colore dorato.
E’ buonissima con il moscatello dei contadini locali.

FRITTELLE DI RISO DI SAN GIUSEPPE

Zeppole, bign , sfinci …ogni paese ha la sua ricetta per festeggiare S. Giuseppe.
Da noi usa cos :
3 etti di riso 2 cucchiai di zucchero
6 uova 1 scorza di limone e di arancio grattugiata
1 bicchiere di Sambuca farina q.b.
Bollire il riso e farlo raffreddare in una zuppiera.
Quando freddo o addirittura il giorno dopo unire gli altri ingredienti e mescolare bene.
Quindi friggere le frittelle in olio caldo.
Dopo averle scolate, asciugarle su carta assorbente.
Prima di servire rotolarle nello zucchero semolato.


SCHIACCIA DI PASQUA

 

INGREDIENTI:
10 uova
kg.1,4 di zucchero
2 etti strutto
2 etti di burro
1/4 lt. anisetta
1/4 lt. di latte
1 bicchiere di olio
25 gr. anice in chicchi messi in fusione nel vino
Buccia di limone grattugiata (solo il giallo)
vanillina
PER IL LIEVITO:
1 etto di lievito di birra
2 etti lievito di pane
farina quanta ne prende (piuttosto morbida)
Disfare il lievito con il latte, aggiungere olio, burro, strutto, mettere lo zucchero,
l’anisetta, l’anice con il vino di macerazione, poi aggiungere le uova, il giallo del limone, la vanillina . Sbattere il tutto e fare amalgamare bene gli ingredienti dopodiché lavorare tale impasto con il lievito fino a che non si stacca bene dalle mani.
Imburrare e infarinare i recipienti (tegami), mettere all’interno l’impasto e far lievitare.
Pennellare la schiaccia con un uovo sbattuto.
Infornare a forno caldo, in casa*!
*(fino a pochi anni fa le schiacce venivano portate ad infornare nei panifici).
La lievitazione un momento veramente importante nella preparazione della schiaccia. Adesso le case sono super riscaldate, ma prima quando le case erano fredde si usava disporre le schiacce su un letto e si coprivano con pesanti coperte di lana e si attendeva la lievitazione. Si rimaneva svegli tutta la notte, facendo la guardia alla pasta che cresceva.
Tutta questa fatica veniva dimenticata al suono del Gloria quando la
schiaccia veniva servita a tavola insieme alle uova sode, al capocollo, alla coratella d’agnello
e a un buon bicchiere di moscatello che veniva lasciato per la colazione pasquale.


“COROGLIO”

 

 

 

Un altro tipico dolce pasquale il “coroglio”.
6 uova
1,5 kg di farina
700 gr.zucchero
200 gr. burro
1 bicchiere di olio
50 gr. di semi di anice
125 cl anisetta
125 cl. di vino dolce
250 gr. di latte
100 gr. di lievito di birra
buccia di limone

Fatto l’impasto si fa lievitare poi lo si lavora formando un rotolo, si pu a scelta intrecciare o dare semplicemente una forma circolare.
Nel punto di unione della pasta vi si adagia un uovo crudo e lo si ferma con una crocetta di pasta.
Si spennella con tuorlo d’uovo e si cuoce a forno caldo.

Il “coroglio” della foto stato gentilmente offerto dal forno-pasticceria
“F.lli Sordini” di Porto S. Stefano.